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Odontoiatria Pediatrica
La rivoluzione nella cura dentale dei bambini
Cos’è la Pedodonzia?
La pedodonzia, detta anche odontoiatria pediatrica, è la branca dell’odontoiatria che si occupa della salute dentale dei bambini e degli adolescenti. Intervenire precocemente permette di educare il bambino ad una corretta igiene orale domiciliare, evitando l’insorgenza delle lesioni cariose che colpiscono già i denti da latte.
Se i denti da latte mostrano dei problemi evidenti, come una posizione errata o delle lesioni cariose, l’atto di non fissare un appuntamento dal dentista non è minimamente giustificabile con “tanto poi li perdono”. Infatti, i denti da latte hanno il fondamentale compito di mantenere lo spazio per la crescita dei denti permanenti ed é responsabilità e dovere del genitore agire per prevenire e curare la salute dentale del bambino.
La prima visita dal dentista
Spesso si pensa che l’età migliore per portare un bambino dal dentista sia intorno ai 12 anni, quando il bambino ha ormai perso tutti i denti da latte e i denti permanenti sono completamente erotti in arcata:
niente di più sbagliato!
In realtà, l’età migliore per portare il bambino a una prima visita dal dentista è 3 anni/3 anni e mezzo.
L’obiettivo della visita è, da una parte, fornire al genitore alcune linee guida per il mantenimento della salute orale del bambino e, dall’altra, il bambino inizia a prendere fiducia con l’ambiente dello studio dentistico e i professionisti coinvolti.
Grazie a una prima visita svolta in età precoce, il dentista è in grado di valutare se è necessario intervenire con un trattamento preventivo e intercettivo.
I bambini e le abitudini viziate
Per abitudini viziate si intendono tutti quei comportamenti “sbagliati” che il bambino compie quotidianamente e che influenzano in modo scorretto i muscoli e le articolazioni, determinando un’alterazione della forma e dello sviluppo delle arcate dentarie e delle strutture scheletriche associate.
Le abitudini viziate giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo di numerose malocclusioni, per questo individuare ed eliminare le abitudini viziate il più precocemente possibile consente di evitare l’instaurarsi di danni permanenti, più complessi e lunghi da trattare.
Le abitudini viziate più frequenti sono:
- respirazione orale (respirazione con bocca aperta),
- deglutizione atipica (interposizione della lingua tra le arcate dentali),
- succhiamento protratto del pollice, del ciuccio o del biberon,
- suzione del labbro inferiore che viene premuto sotto i denti anteriori superiori,
- onicofagia (mangiare le unghie),
- titillografia (strappare pellicine).
INTERCETTIAMO LA MALOCCLUSIONE AGENDO SULLE CAUSE
LA TERAPIA ELASTODONTICA
L’elastodonzia o terapia elastodontica è la terapia ortodontica che sfrutta forze leggere e biologiche di tipo elastico per correggere le malocclusioni nei piccoli pazienti, influenzando la crescita, eliminando i disturbi funzionali e correggendo la posizione dei denti.
L’ortodonzia preventiva ed intercettiva prevede trattamenti svolti in età precoce, durante gli stadi più attivi della crescita scheletrica e dentale, quando le strutture scheletriche sono come il burro, dotate di notevole plasticità e capacità di adattamento.
La terapia elastodontica comprende l’uso del cosiddetto bioattivatore, dispositivo medicale elastodontico di grande validità terapeutica, realizzato interamente in materiale elastico, termoattivabile di carattere funzionale e ortopedico del sistema dento-cranio-facciale, con il recupero delle funzioni vitali neurovegetative oro-faringee della bocca: suzione, deglutizione, respirazione, masticazione e fonazione.
Vantaggi e Benefici della Terapia Elastodontica
Con la terapia elastodontica ora è possibile trattare pazienti che finora non erano presi in considerazione perché troppo piccoli (3 anni/3 anni e mezzo) e poco collaboranti.
I bioattivatori consentono di lavorare in modo tridimensionale all’interno del cavo orale, cosa che con i dispositivi odontoiatrici passati non era possibile.
La terapia elastodontica è capace di risolvere il 90% dei problemi ortodontici in modo rapido e facilmente controllabile e di trasformare la maggior parte dei casi clinici in occlusioni ideali a livello funzionale ed estetico, che non richiedono ulteriori trattamenti ortodontici.
L’utilizzo del bioattivatore in età precoce permette di:
Ritrovare un corretto rapporto occlusale;
Correggere un’errata posizione della lingua durante la deglutizione;
Semplificare, o addirittura eliminare, un eventuale e successivo intervento ortodontico, perché facilita la crescita armoniosa del piccolo paziente;
Ridurre il numero delle estrazioni;
Aumentare la stabilità nel tempo del trattamento, senza recidive in fase adulta;
Correggere problematiche scheletriche che possono influire negativamente sulla crescita e sulla postura del bambino.
Come si utilizza il bioattivatore?
Il bioattivatore rappresenta una vera rivoluzione in campo odontoiatrico perché è uno strumento semplice, non invasivo, atraumatico, che richiede una minima collaborazione da parte dei pazienti più piccoli.
Il dispositivo elastodontico va indossato 1 ora al giorno e tutta la notte: indossare il bioattivatore 1 ora durante il giorno permette al cervello di riconoscere e registrare il dispositivo, cosicché il bambino possa mantenere il dispositivo in bocca per tutta la notte. In caso contrario il cervello lo considererebbe come un corpo estraneo, provvedendo all’espulsione dello stesso.
Il legame tra denti e postura nel bambino
I denti e la postura sono in stretta connessione tra loro, infatti i rapporti occlusali dei denti stabiliscono la posizione della mandibola che a sua volta condiziona la posizione della testa, delle vertebre cervicali, del cingolo scapolare e del bacino, determinando patologie osteo-articolari che a lungo termine provocano dolore e gravi disagi, rendendo necessaria l’azione di un fisioterapista specializzato.
Per esempio, la II Classe scheletrica è spesso associata a una postura avanzata e iperlordosi del rachide cervicale, mentre la III Classe scheletrica è maggiormente correlata a una postura arretrata. Attraverso l’analisi della postura del paziente è possibile evincere un legame tra malocclusione e significative alterazioni a livello posturale.
Per questo motivo, la terapia elastodontica è spesso combinata con trattamenti fisioterapici mirati, con lo scopo di ripristinare il corretto rapporto occlusale tra le due arcate, con conseguente miglioramento della respirazione nasale e il recupero delle normali funzioni respiratorie. In questo modo la struttura oro-facciale del bambino può progredire in maniera corretta, ritrovando anche un ottimo equilibrio al livello posturale.
La terapia elastodontica costituisce una vera e propria riabilitazione funzionale e personalizzata del piccolo paziente.
L’aspetto estetico è una conseguenza di un problema funzionale. Per questo è importante non agire solo sull’aspetto estetico e sul sintomo di un’occlusione scorretta, ma risolvere le malocclusioni a partire dalla causa, con un trattamento efficace e non invasivo, che semplificherà la vita del tuo bambino.
PRIMA E DOPO IL TRATTAMENTO